Il santo Corano e la donna

di Sayyid Tahzib al-Hassan.

Introduzione

Nel corso dei secoli, invece di essere una compagna di vita, la donna è stata considerata una merce di nessun valore, una proprietà dell’uomo. Considerata una merce, è sempre stata trattata di conseguenza, scambiata liberamente, come al mercato. In numerose parti del mondo, fu sepolta viva dal padre, immediatamente dopo la nascita. Considerata come la fonte di tutti i peccati, è stata bruciata viva, assieme alla pira funeraria del marito.

Anche nella cosiddetta repubblica Greca, considerata il modello della democrazia e della libertà dall’occidente, i vari filosofi non potevano decidere se ella in effetti appartenesse alla razza umana o meno. Malgrado il suo aspetto fisico, essi pensavano che la donna poteva non essere della stessa specie dell’uomo. La sua apparenza fisica serviva giusto per far piacere ed intrattenere gli uomini.

In occidente è stata considerata una merce di scambio,anche a livello legale non aveva nessun diritto, fino a poco più di un secolo fa. Ella porta ancora il marchio di essere responsabile del peccato originale, e per il quale è ancora perseguitata e considerata un elemento minoritario nelle società di stampo giudaico–cristiano. Ella è una vittima dell’ignoranza, della cupidigia e della lussuria dell’uomo.

Il Santo Corano è stato rivelato per dissipare l’ignoranza e per addomesticare il lato animale della natura umana. Esso è un codice universale per tutte le nazioni, per tutti i tempi, e si occupa di ogni argomento. Esso guida l’umanità in ogni aspetto della vita.

Per cui, prendiamo in considerazione ciò che questo santo Libro ha rivelato circa la donna, 1400 anni orsono, quando quest’ultima non era nemmeno considerata un essere umano in tutto il mondo cosiddetto civilizzato.

Lo status della donna

Il santo Corano dice:

“Fa parte dei Suoi segni l’aver creato per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono” (Santo Corano, 30:21)

Questo ayat (versetto) chiarisce due cose molto importanti:

  1. La donna è una parte dell’umanità. Ella è importante come l’uomo, e non inferiore a quest’ultimo

  2. Allah (SwT)1 ha creato la razza umana in due sessi opposti, in modo che essi possano condividere pace e conforto reciproco, che sono il risultato naturale dell’amore e del rispetto che essi devono nutrire l’uno per l’altra.

Il santo Corano protegge l’individualità della donna e le accorda lo stesso status e gli stessi diritti dell’uomo.

Ella infatti ha il diritto di acquisire conoscenza, di possedere delle proprietà, di migliorare economicamente. Ella ha diritto ad avere una parte dell’eredità paterna. E’ libera di proteggere il suo onore, castità e modestia. Ella ha diritto di decidere il suo compagno di vita. Dalle profondità della depravazione e della degradazione, il santo Corano l’ha innalzata in una posizione di dignità ed onore. Effettivamente, ella ha raggiunto uno status ben più alto, secondo la nozione che “Il Paradiso sta sotto i piedi delle madri”2.

Sebbene uomo e donna siano ugualmente importanti, essi sono stati creati per svolgere differenti ruoli nella procreazione e nella continuità della specie umana.Visto che i loro ruoli sono differenti, anche le loro responsabilità sono differenti.

Il santo Corano dice:

“Il loro Signore risponde all’invocazione: ‘In verità non farò andare perduto nulla di quello che fate, uomini o donne che siate, ché gli uni vengono dagli altri. A coloro che sono emigrati, che sono stati scacciati dalle loro case, che sono stati perseguitati per la Mia causa, che hanno combattuto, che sono stati uccisi, perdonerò le loro colpe e li farò entrare nei Giardini dove scorrono i ruscelli, ricompensa questa da parte di Allah. Presso Allah c’è la migliore delle ricompense’” (Santo Corano, 3:195)

Il messaggio è che l’uomo e la donna sono sullo stesso livello e che essi appartengono l’un all’altra. Le loro buone azioni hanno lo stesso valore per la società umana. Il santo Corano dice:

“E inclina con bontà, verso di loro, l’ala della tenerezza; e di’: ‘O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei,allevandomi quando ero piccolo’” (Santo Corano, 17:24)

Ancora una volta il santo Corano ci parla del valore del lavoro di entrambi i genitori. Il padre e la madre sono ugualmente importanti. Dovremmo essere buoni con entrambi. Dovremmo invocare la misericordia di Allah (SwT) su entrambi.

Vita matrimoniale

Il matrimonio è un’importante unione nella vita umana, per mezzo del quale due individui di sesso opposto e di differenti ambienti familiari si uniscono in modo da sentirsi come un’unica entità. Essi si supportano l’un l’altra e rispettano ognuno i sentimenti e pareri dell’altro. Appartenendo a sessi diversi, le loro inclinazioni e bisogni sono differenti. Provenendo da diversi ambienti familiari, le loro priorità potrebbero ugualmente essere differenti. Ma la loro ovvia differenza non costituisce un blocco insormontabile nella loro unione.

La tendenza a legarsi l’un l’altra è insita nella loro natura. L’uomo ha una naturale inclinazione verso la donna, e lo stesso la donna. Quando essi si uniscono, un desiderio innato si sprigiona, creando amore e compassione fra di loro. Questo è un segno di Allah (SwT), come menzionato nel verso precedentemente citato della Surat al-Roum (30:21).

Il santo Corano dice:

“Le donne divorziate osservino un ritiro della durata di tre cicli, e non è loro permesso nascondere quello che Allah ha creato nei loro ventri, se credono in Allah e nell’Ultimo Giorno. E i loro sposi avranno priorità se, volendosi riconciliare, le riprenderanno durante questo periodo. Esse hanno diritti equivalenti ai loro doveri, in base alle buone consuetudini, ma gli uomini sono superiori. Allah è potente, è saggio” (Santo Corano, 2:228)

Sia il marito che la moglie hanno diritti e doveri reciproci, a seconda delle loro naturali possibilità. Essendo l’uomo più forte fisicamente, ha la responsabilità di prendersi cura della donna e della famiglia. Questo gli da un piccolo margine sopra alla donna, ma non assoluta autorità, poiché ella non è in nessun modo privata della sua libertà. Anche questa limitata autorità, non è data senza una serie di doveri e responsabilità correlati, in quanto egli ha dovere di provvedere a tutto ciò che le necessita.

Il santo Corano dice:

“Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni…” (Santo Corano, 4:34)

L’uomo deve lavorare molto per mantenere la sua famiglia. La donna, d’altra parte, impiega le sue doti naturali per adempiere ai suoi obblighi. I sudati guadagni del marito le appartengono, e la sua femminilità gli appartiene. Egli volontariamente lavora duramente per assicurarle la miglior vita possibile, mentre ella gioisce della sicurezza della sua casa.

Ciò che lui riceve in cambio del suo lavoro e delle sue tribolazioni quotidiane sono il suo amore, le sue cure e il suo fascino femminile. Infatti, per molti, si potrebbe porre la domanda: “Esiste una distribuzione delle responsabilità non equa, è un’ingiustizia verso l’uomo, in termini di obblighi e responsabilità?”

Se ci pensiamo razionalmente, vedremo chiaramente che non è questo il caso. Il matrimonio non è soltanto un mero baratto tra il corpo della donna e il lavoro dell’uomo. Marito e moglie infatti appartengono l’uno all’altra. Per essi questo senso di appartenenza reciproco è l’aspetto più soddisfacente e rasserenante della loro relazione. Questa sensazione è assolutamente inestimabile paragonata al loro status, celebrità, ricchezza o lavoro.

Il santo Corano richiede all’uomo e alla donna di fare soltanto ciò che è conforme alla loro innata natura. Questa è soltanto una divisione di compiti basata sulle abilità naturale date da Allah (SwT). Un uomo vuole proteggere sua moglie dagli sguardi lussuriosi degli altri uomini, per cui le chiede di non uscire senza una ragione. Questo è ingiusto? No, questa è soltanto una richiesta ragionevole, fatta nell’interesse di entrambi i sessi.

Alcune persone dal temperamento impulsivo potrebbero non essere capaci di dare sfogo a questi loro sentimenti al di fuori delle loro case, e le loro mogli potrebbero essere vittime della loro tirannia. Ma il santo Corano non li giustifica affatto. Esso da solo due ragioni per il fatto che l’uomo sia delegato alla tutela della famiglia, e quindi anche della donna: abilità personali e la responsabilità di mantenere la famiglia. Ed è ovvio che nessuna di queste due ragioni condoni assoluta autorità o tirannia.

I sentimenti da soli non possono sostenere la vita. Il senso di appartenenza da solo, senza che ci siano altri supporti pratici al rapporto, non riesce a tenere insieme una famiglia. Il Santo Corano dice alle coppie come comportarsi per cementare la loro unione:

“Esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro…” (Santo Corano, 2:187)

Gli abiti coprono le proprie parti private e proteggono contro caldo e freddo. Marito e moglie dovrebbero coprire le mancanze l’uno dell’altra, ed aiutarsi l’un l’altra nelle circostanze difficili. Altrimenti, la vita diventerebbe molto difficile. Il santo Corano dice:

“Le vostre spose per voi sono come un campo. Venite pure al vostro campo come volete, ma predisponetevi…” (Santo Corano, 2:223)

Questo versetto, indirizzandosi al marito, orienta molte questione sociali con conseguenze di vasta portata. La moglie è come un campo. Per avere il migliore raccolto dalla sua terra coltivata, il contadino tratta la sua terra in modo prudente e responsabile, a seconda delle esigenze del tempo e della stagione. I mariti dovrebbero avere le stesse cure e attenzioni per le loro mogli.

La relazione matrimoniale è nata a causa di una necessità umana. Marito e moglie si sostengono a vicenda. Essi rispettano l’uno i sentimenti dell’altra, facendo tutto ciò che possono per essere felici insieme. Comunque, la vita non è sempre facile. Potrebbero nascere problemi fra di loro, dovuti ad incompatibilità o ad altri problemi. Ogni sforzo dovrebbe essere fatto per risolvere questi problemi. Se però essi sono insormontabili, e la coppia non può assolutamente vivere in pace ed onore, il matrimonio dovrebbe essere dissolto. Ma anche in questo caso, il limiti della decenza non dovrebbero essere oltrepassati.

Il Santo Corano dice:

“Quando divorziate dalle vostre spose, e sia trascorso il ritiro, riprendetele secondo le buone consuetudini o rimandatele secondo le buone consuetudini. Ma non trattenetele con la forza, sarebbe una trasgressione e chi lo facesse mancherebbe contro se stesso” (Santo Corano, 2:231)

Colui che commette atrocità nei confronti delle donne, in realtà fa torto a se stesso. Mentre la povera donna soffre in questo mondo, l’uomo dovrà rispondere dei suoi peccati nel Giorno del Giudizio. Le sofferenze terrene sono temporanee, ma le punizioni dell’Altro Mondo sono eterne, non avranno mai fine. Il santo Corano dice:

“O voi che credete, non vi è lecito ereditare delle mogli contro la loro volontà. Non trattatele con durezza nell’intento di riprendervi parte di quello che avevate donato, a meno che abbiano commesso una palese infamità. Comportatevi verso di loro convenientemente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene” (Santo Corano, 4:19)

In qualunque caso, una donna non deve mai essere oppressa. Ella deve essere trattata gentilmente e delicatamente.

Cattiva condotta sessuale

Il santo Corano non permette mai ne all’uomo ne alla donna di trasgredire le regole che ha posto al fine di soddisfare bisogni fisici. Per difendere il sistema familiare, la base della società, ha preso due importanti e forti approcci per rafforzarlo.

Prima di tutto, enfatizza il bisogno e l’importanza dell’istituzione del matrimonio.

Secondo, esso proibisce qualunque cosa che diminuisca o mini l’importanza di tale istituzione Il santo Corano dice:

“Non ti avvicinare alla fornicazione. E’ davvero cosa turpe e un tristo sentiero” (Santo Corano, 17:32)

Questo versetto mostra due gravi danni della condotta sessuale illecita. Essa è un’aperta indecenza e un modo peccaminoso di soddisfare i propri bisogni fisici.

a) E’ ribelle ed irresponsabile avere rapporti sessuali al di fuori del vincolo matrimoniale con una persona che si potrebbe sposare. Questo distrugge le radici della società umana

b) E’ un crimine ancor più odioso stabilire relazioni sessuali con qualcuno che appartiene ad una categoria che ci è proibito sposare (familiari stretti, come figli, genitori…). In questo modo uno calpesta la santità delle relazioni umane.

Il santo Corano dice:

“In verità coloro che desiderano che si diffonda lo scandalo tra i credenti, avranno un doloroso castigo in questa vita e nell’altra. Allah sa e voi non sapete” ( Santo Corano, 24:19)

Esso non solo proibisce di commettere indecenze, ma aborre il fatto di dargli corda. La pubblicità macchia la reputazione delle persone coinvolte, diminuisce la serietà del crimine, e incoraggia innocenti a commettere tali peccati. Per cui, aiuta a spargere indecenza e crimine.

La donna pre-coranica non aveva amici o simpatizzanti. I diritti datele dal Libro di Allah (SwT) hanno avuto effetti di vasta portata su tutta l’umanità. Quando una donna vive nella sicurezza della sua casa, ci sono poche possibilità che ella cada preda della lussuria di altri uomini. Non avendo altri doveri, ella dedica tutta la sua attenzione al marito ed ai figli. In questo modo i legami familiari sono rafforzati. I figli cresciuti in tali famiglie si sentono sicuri e felici. Essi saranno meno esposti allo sfruttamento per ragioni materiali.

Per cui, essendo madre e moglie a tempo pieno, la donna forgia le future generazioni. Questo è un lavoro molto più soddisfacente e gratificante di essere capo di stato, condurre una impresa di successo, curare pazienti, amministrare la giustizia in una corte, o qualsiasi lavoro che ella potrebbe svolgere fuori casa.

La visione Coranica della donna va contro gli interessi dei lussuriosi materialisti. Per contrastare questo impatto, essi hanno orchestrato il falso grido per la liberazione della donna. Vogliono che ella sia libera - di competere con gli uomini, di mostrare le sue bellezze mostrandosi liberamente in mezzo agli uomini, di andare con chiunque ella voglia, di avere tutte le relazioni fisiche che voglia, di permettere che foto seminude e nude appaiano su giornali, cartelli pubblicitari, e ovunque. Essi non si interessano alla donna come essere umano.

Tutto questo inganno, dipinto come libertà, è stato orchestrato in modo da mantenerla vittima dei loro desideri carnali, in modo da indebolire e distruggere il sistema familiare e promuovere i loro interessi egoistici e materialistici, come risulta evidente nelle moderne società industrializzate. State attente! State attente!!


Fonte: al-islam.org.


Note

Footnotes

  1. (SwT) abbreviazione di “Subĥana wa Ta°ala”, Lode a Colui che è privo di ogni imperfezione, l’Altissimo.

  2. Najul Fasaha, n. 1328.