Alimenti leciti (halal) ed illeciti (haram)

Allah (SwT) ha donato chiare indicazioni su cosa sia lecito consumare e cosa non lo sia, facendo così diventare anche l’atto di consumare un pasto un mezzo di adorazione per Allah (SwT), in quanto dimostra la propria osservanza verso le leggi della Shari°ah. Questa guida da chiare indicazioni sugli alimenti leciti ed illeciti, aiutando così i musulmani a seguire le Leggi Divine.

Nel Santo Corano, Allah (SwT)1 ci dice chiaramente: “O uomini, mangiate ciò che è lecito e buono, non seguite le orme di Satana, poiché egli è nemico dichiarato per voi” (Sura Al Baqarah, 2:168)

Dato che cibo e bevande sono vitali per la sopravvivenza dell’essere umano, Allah (SwT) ha donato chiare indicazioni su quanto possa essere consumato (ĥalāl) e quanto debba essere considerato illecito (ĥarām). Inoltre abbiamo ricevuto anche istruzioni sul modo con cui consumare i cibi e sul comportamento da tenere mentre ci nutriamo.

In questo modo, l’atto di bere e mangiare diventa un mezzo tramite il quale il Musulmano ricorda la generosità di Allah (SwT) e dimostra inoltre la propria osservanza alla religione perché segue le regole della Shari°ah2.

Inoltre, Allah (SwT) ha fatto sì che l’abitudine’, o meglio la necessità di mangiare, di assumere liquidi, diventasse un importante fattore per stabilire le basi di una unità sociale. Egli ha incoraggiato la condivisione del cibo tra le persone, e rimarcato il merito del donare il cibo ai poveri ed ai bisognosi. Questa condivisione diventa obbligatoria se vengono commessi determinati peccati, per i quali la ammenda, o Kaffara3, è fornire del cibo o sostenere dei musulmani poveri.

Possiamo quindi notare come la questione del cibo copra una vasta ed importante area della Shari°ah Islamica.

Il cibo si può dividere essenzialmente in due settori:

1) Piante, Frutti, Vegetali e Semi Essi possono essere utilizzati per nutrirsi, salvo che non siano dannosi per l’essere umano. Questo significa che non devono contenere sostanze velenose o narcotiche.

2) Creature Viventi Esse, a loro volta, possono essere divise in tre categorie: a) Esseri che vivono nell’acqua, nel mare. b) Esseri che vivono sulla terra. c) Esseri che volano, come gli uccelli.

Creature Acquatiche E’ permesso (ĥalāl) mangiare qualunque tipo di pesce dotato di squame. Quindi pesci quali: trote, salmoni, lucci, triglie, muggini, carpe, merluzzi, naselli, acciughe, alici, aringhe, branzini, spigole, cefali, cernie, dentici, orate, tonni, sogliole, sarde e sardine, sono leciti, oltre a gamberi e gamberetti. Le altre creature marine come balene, squali, tartarughe, granchi, aragoste, astici, anguille, pesci spada, murene, rombi, razze, calamari, moscardini, seppie, scampi e frutti di mare come cozze, vongole e ostriche, sono invece illecite (ĥarām). Per essere considerata ĥalāl, e quindi commestibile, la creatura acquatica deve essere tolta dall’acqua ancora viva4, ma non ha alcuna importanza il metodo di pesca che viene utilizzato. Le uova dei pesci vengono considerate in base alla liceità del pesce stesso.

Creature Terrestri Questo termine comprende tutti gli animali che vivono sulla faccia della terra. Allah (SwT) ha permesso l’utilizzo alimentare di alcune di queste e ne ha dichiarate altre illecite. I primi cinque versi della Sura al-Ma’idah (Surah n° 5) ci forniscono un rendiconto di ciò. Fra gli animali domestici, sono considerati leciti: cammelli, mucche, pecore e capre. Tutti questi animali possiedono lo zoccolo fesso tipico del loro genere. Tra gli animali selvatici, ovvero animali non allevati, sono leciti: pecore di montagna, montoni, mucche selvatiche, gazzelle, e cervi. È invece sconsigliato (makruh), cibarsi di carne di cavallo, mulo o asino. Se i suddetti animali, che sono considerati leciti da mangiare, si cibano di sostanze impure come ad esempio feci umane, sono da considerare temporaneamente illeciti, e da mettere in quarantena per un determinato periodo5 fino a che si siano purificati e questa abitudine sia scomparsa. Non è invece permesso cibarsi di animali che possiedono zampe o denti canini. Esempi di questo tipo di animale che a volte vengono mangiati dagli uomini sono i cani, conigli, elefanti e scimmie. Vi sono inoltre versetti molto chiari del Santo Corano che decretano il divieto di cibarsi di carne di maiale. Non è permesso inoltre cibarsi di rettili, come serpenti e tartarughe. Gli insetti come mosche e parassiti come i pidocchi sono altrettanto proibiti. Tuttavia esseri come le locuste possono essere considerate lecite. Di un animale sgozzato, le seguenti sono parti proibite da mangiare: pene, testicoli, milza, materiale da digerire presente nel corpo, sangue, vescica, bile, placenta, vagina, i due muscoli vertebrali che vanno dal collo al coccige, midollo, ghiandole, la piccola ghiandola sotto al cervello e le pupille degli occhi.

Uccelli Ci si può nutrire degli esseri che volano che rientrano nelle seguenti categorie: • il corpo ricoperto da piume. • non possono essere classificati come uccelli rapaci, ossia non possiedono artigli. Vi sono anche altri criteri per stabilire se un uccello sia permesso o meno: • Ogni uccello che volando veleggia per un tempo superiore a quello durante il quale batte le ali non è lecito come cibo. • Se il movimento peculiare dell’uccello (vedi sopra) non è ben conosciuto, allora prima di considerarlo come cibo lecito, bisogna verificare la presenza di almeno uno dei seguenti fattori: il gozzo, al-hawsala, (dove vengono conservati i semi), il ventriglio, al-qanisah, (parte dello stomaco), o una protuberanza della zampa che svolga il ruolo di artiglio. Per riassumere, pennuti quali: polli, galli e galline, tacchini, oche, anatre, capponi, pernici, quaglie, faraone, piccioni, allodole, beccacce, fagiani, struzzi, tordi e uccelletti sono considerati ĥalāl, e possono essere utilizzati come cibo. Uccelli rapaci quali aquile, falchi e avvoltoi sono ĥarām, illeciti, così come pavoni, corvi e cornacchie. La rondine, l’upupa e il cigno sono invece sconsigliati. Altri esseri che volano, ma non sono classificati come uccelli come per esempio pipistrelli, api ed altri, sono da considerare ĥarām, così come le loro uova e le uova di tutti gli uccelli illeciti. Va rimarcato però che nel caso in cui una persona sia in pericolo di morte per fame, qualunque cosa, incluso quelle proibite, può essere utilizzata per salvarsi. Tuttavia bisogna ricordare che il ricorso a cibi illeciti, come pure a bevande illecite, deve essere l’estrema risorsa, e che in questo caso bisogna limitarsi ad ingerirne il minimo indispensabile per rimanere in vita.

La Macellazione secondo la Shari°ah Tutti gli animali e gli uccelli considerati leciti per il Musulmano, sono comunque illeciti a meno che non siano stati correttamente uccisi. Le leggi sulla caccia hanno molte sfumature, e si rimanda ai testi della giurisprudenza islamica redatti da diversi giuristi islamici per chiarirne tutti aspetti. Il metodo corretto per la macellazione implica il taglio simultaneo dalla giugulare, carotide e trachea dell’animale, con un coltello molto affilato. Le condizioni per la macellazione sono diverse: a) chi deve provvedere all’azione della macellazione deve essere musulmano, e attento a ciò che è lecito e ciò che è illecito; b) se è possibile, lo strumento utilizzato per la macellazione deve essere di ferro; c) l’animale da macellare deve essere posto con il muso verso la Santa Ka’baa; d) la persona incaricata della macellazione deve pronunciare il nome santo di Allah (SwT) nel momento in cui esegue la propria azione; e) ci si deve accertare che, nel momento in cui viene macellata, dalla bestia fuoriesca un normale flusso di sangue; f) nel momento in cui viene macellato, l’animale deve mostrare movimenti, che diano la garanzia che l’animale fosse in vita ed in buona salute al momento della macellazione.

Liquidi L’urina di un animale non permesso come cibo è illecita. La stessa regola, per precauzione, si applica anche agli animali permessi come cibo ad eccezione del cammello, la cui urina è permessa se usata come medicina. Il latte di tutti gli animali illeciti, è illecito anch’esso. Se una sostanza impura cade in un materiale solido, come burro o miele, deve essere rimossa e il rimanente burro o miele è lecito. Bere ogni tipo di liquido intossicante, ivi incluso vino e birra, non è permesso, come anche consumare sangue. Se il vino si trasforma in aceto, diventa puro e può essere consumato senza problemi. Se il succo d’uva viene bollito sul fuoco o in altro modo, diventa proibito da consumarsi a meno che i 2/3 della bevanda evaporino od essa diventi aceto. Mangiare ad una tavola dove vengono serviti alcolici è ĥarām.

Alcolici Allah (SwT), nel Santo Corano, dice: “Ti chiederanno del vino e del gioco d’azzardo. Dì: in entrambi vi è un grande peccato, unito ad un piccolo vantaggio per l’essere umano;ma il male è molto maggiore del vantaggio” (Sura al-Baqarah, 2:219) “Satana ha come solo scopo causare inumana inimicizia ed odio tra di voi, ed utilizza ciò che intossica, ed i giochi d’azzardo per distogliere il vostro animo dal ricordo di Allah, e dalla preghiera.” (Sura al-Ma’idah, 5:90) l’Imam °Ali ar-Ridhà (as) spiega: “Allah ha proibito l’alcool a causa dei suoi maligni risultati: esso, infatti, azzera la possibilità di uso della ragione, e distrugge anche l’ĥaya, il pudore e il senso di vergogna”. Le seguenti citazioni sono dell’Imam Ja°far as-Sadiq (as), e vengono riportate anche da altri Imam (as): “Non vi associate con i bevitori, poiché quando subiranno le conseguenze della loro condotta, anche chi si accompagnava loro [gli amici] verrà coinvolto”. “Chi siede ad un tavolo dove ci sono persone che bevono liquori è maledetto [da Allah (SwT)]”. Nella società attuale l’alcool è la più pericolosa droga legale. Sotto la sua influenza l’essere umano non è pericoloso solo per se stesso, ma anche per chi gli sta vicino. Mentre è accettato unanimemente che eccedere nell’assunzione di bevande alcoliche è dannoso per il corpo e per la mente, si afferma tuttavia che un consumo moderato possa essere addirittura salutare. L’Islam, al contrario, dichiara illecito in modo assoluto e senza deroghe l’utilizzo di sostanze alcoliche, in qualunque quantità ed anche il partecipare alla produzione, distribuzione e vendita di esse. Il dono più grande che Allah (SwT) ha fatto all’essere umano è quello della ragione, che lo distingue da ogni altra creatura. Senza la nostra capacità di utilizzare la ragione, non saremmo diversi dagli animali: e, poiché l’alcol distrugge la possibilità di usare la ragione, è dichiarato illecito per l’Islam. L’Imam Ja°far as-Sadiq (as) ci spiega: “L’Alcool è la radice di ogni male e di ogni peccato. Un essere umano che beve alcolici perde la propria autocoscienza. In quel momento egli perderà anche la consapevolezza, il ricordo di Allah, non esiterà nel compiere ogni tipo di peccato, non riconoscerà i diritti degli altri esseri, e non si farà problemi nel compiere il male in modo manifesto. Lo spirito di rispetto, di devozione, di fede si allontaneranno da lui, e solo lo sporco ed impuro spirito, lontano dalla pietà, misericordia di Allah, resterà nel suo cuore. Allah, i suoi angeli, i suoi profeti e i veri credenti maledicono una simile persona, e le sue preghiere quotidiane non verranno accettate per 40 giorni. Nel Giorno del Giudizio la sua faccia sarà scura, la sua lingua uscirà dalla bocca, sbaverà saliva sul proprio petto e lamenterà disperatamente la propria sete”.

Modi a Tavola Vi sono alcuni atti che vengono incoraggiati (mustahab) quando si consuma un pasto: • Lavarsi le mani prima di mangiare. • Lavarsi le mani ed asciugarle con una salvietta dopo aver mangiato. • Pronunciare il nome di Allah (SwT)(Bismil-Lah) prima di mangiare e dopo aver terminato il pasto (al-Ĥanmdulil-Lah). • L’ospite dovrebbe essere il primo a cominciare a mangiare, mentre il padrone di casa dovrebbe essere l’ultimo a terminare. • Usare la mano destra per mangiare. • Prendere piccoli bocconi, non riempirsi la bocca, masticare a lungo. • Raccogliere e mangiare i pezzetti di cibo eventualmente caduti sulla tovaglia. • Mangiare un pizzico di sale prima e dopo il pasto. Vi sono anche alcune azioni che non sono opportune (makruh) durante il pasto: • Mangiare se non si ha fame. • Mangiare troppo. • Fissare insistentemente gli altri mentre mangiano. • Mangiare cibo mentre è troppo caldo. • Soffiare su un cibo o una bevanda per raffreddarla. • Buttar via un frutto senza averlo completamente mangiato. • Rosicchiare la carne aderente ad un osso così che non rimanga traccia alcuna.


Fonte: al-islam.org.


Note

Footnotes

  1. (SwT) abbreviazione di “Subĥana wa Ta°ala”, Lode a Colui che è privo di ogni imperfezione, l’Altissimo.

  2. La parola “Shari°ah” significa letteralmente “Via”. Nella terminologia Islamica, indica il sistema giuridico dell’Islam.

  3. Il termine “Kaffara” deriva dalla radice “kaf-fa-ra”, che significa “coprire”. Si tratta infatti di un atto di espiazione per un peccato commesso oppure un’azione sbagliata che è stata intrapresa. Ad esempio rompere il digiuno intenzionalmente durante il mese di Ramadhan è un peccato per il quale una “Kaffara” specifica deve essere pagata.

  4. Per esempio non è lecito mangiare pesci trovati morti nell’acqua.

  5. Il periodo è fissato in base alla razza dell’animale: ad esempio, il cammello deve essere nutrito con cibo puro per 40 giorni, la mucca per 20 giorni, le pecore per 10 giorni e un gallo o una gallina per 3.