Discussione sul digiuno del giorno di Ashura - Ottobre 2016

10 ottobre 2016, di Mostafa Milani Amin


Discussione tra Mostafa Milani Amin e Saifeddine Maaroufi.

Mostafa Milani Amin In alcune tradizioni presenti nei libri sunniti viene riportato che il Profeta (S), nell’emigrare a Medina, vide gli ebrei che digiunavano nel decimo giorno di Muharram. Egli chiese loro perché, e gli venne detto: “E’ un giorno fausto; è il giorno in cui Dio ha liberato i figli di Israele dal loro nemico (Faraone); pertanto Mosè digiunò questo giorno”. Il Profeta (S) disse: “Io ho un diritto più grande di voi verso Mosè”. Quindi egli digiunò in questo giorno ed ordinò (ai musulmani) di digiunare. (al-Sahih di al-Bukhari, Vol.3; Egypt ed., p.54; Mishkatul-Masabih; Delhi ed.; 1307 A.H.; p. 72). Il commentatore dell’opera Mishkatul-Masabih ha notato che ciò “avvenne nel secondo anno, perché nel primo anno il Profeta arrivò a Medina dopo Ashura, nel (mese di) Rabi’ul-awwal”. Quanta importanza venisse data a questo digiuno può essere giudicata da un’altra tradizione narrata in al-Sahih di al-Bukhari: “Il Profeta (S) ordinò ad un uomo degli Aslam (una tribù araba): annuncia alle genti che chiunque ha mangiato deve digiunare il resto del giorno, e chiunque non ha mangiato deve digiunare (l’intero giorno), perché oggi è Ashura (il decimo giorno del mese di Muharram)”. Quello stesso anno venne ordinato il digiuno di Ramadan e l’obbligo di digiunare nel giorno di Ashura venne abrogato, come viene sostenuto in altre tradizioni narrate nello stesso libro. Eppure, come riferito, continuerebbe ad avere particolare importanza come digiuno volontario. Diamo ora uno sguardo da vicino a queste tradizioni. Primo: gli ebrei possiedono un loro calendario e dei propri mesi. Non vi è logica nell’affermare che essi digiunavano nel decimo giorno di Muharram – finché non sia stato provato che questa data coincideva sempre con il giorno di digiuno ebraico. Nell’articolo “Martyrdom of Imam Husayn and the Muslim and the Jewish Calendars”(Al-Serat, Vol. VI, No. 3 & 4; Muharram 1401 Nov. 1980) leggiamo che il primo mese degli ebrei (Abib, chiamato successivamente Nisan) coincideva con il mese di Rajab degli arabi. W.O.E. Oesterley e Theodore H.Robinson hanno scritto che in Arabia “la più importante di tutte le festività della luna nuova era quella che cadeva nel mese di Rajab (sic), equivalente al mese ebraico ‘Abib, poiché questo era il tempo in cui gli antichi arabi celebravano la festa della primavera.” (Hebrew Religion; S.P.C.K., London; 1955; p.128). Probabilmente, nei tempi antichi, le due branche della famiglia abramica seguivano lo stesso sistema di intercalare un mese aggiuntivo sette volte in un ciclo di diciannove anni. E in questo modo il settimo mese ebraico, Tishri I, coincideva con Muharram. E l’Ashura di Muharram coincideva con il dieci di Tishri I, il Giorno Ebraico dell’Espiazione – un giorno di digiuno. In quell’articolo osservavo che i due calendari persero la loro concomitanza quando l’Islam, nel nono anno dell’Egira, annullò l’intercalazione. Ma da una considerazione più profonda traspare che la concomitanza venne perduta molto prima dell’avvento dell’Islam, perché gli arabi non seguivano alcun calcolo matematico nel loro intercalare. E’ per questo che il mese di Muharram del secondo anno dell’Egira iniziò il 5 Luglio 623 d.C. (al-Munjid), mesi prima del Tishri I (con coincideva sempre con Settembre-Ottobre). Chiaramente, Ashura di Muharram in quell’anno (e durante l’intera vita del Profeta (S) a Medina) non ha avuto alcun significato per gli ebrei. La domanda è: perché essi digiunavano in quel giorno? Secondo: la letteratura ebraica midrashica collega il decimo giorno del settimo mese (Yom Hakippurim – il Giorno dell’Espiazione) all’evento della consegna delle Tavole del Patto sul Monte Sinai, come il Dr. Mishael Maswari-Caspi ha scritto nella sua lettera, citata nel mio precedente articolo sopra menzionato. La questione è: se gli ebrei avessero voluto mantenere in vista la concomitanza andata perduta da lungo tempo tra Tishri I e Muharram, come mai hanno dimenticato di narrare questa tradizione al Profeta (S)? Terzo: il mese in cui Dio ha liberato gli Israeliti da Faraone era Abib (vale a dire Rajab), come la Bibbia afferma chiaramente: “Osserva il mese di Abib e celebra la pasqua in onore del Signore tuo Dio perché nel mese di Abib il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire dall’Egitto, durante la notte” (Deuteronomio, 16:1). La questione è: gli ebrei come hanno potuto trasferire un evento di Abib (che originariamente coincideva con Rajab) a Muharram, sfidando apertamente la loro Torah? E infine un punto su cui dovrebbero riflettere i musulmani: il Profeta (S) venne inviato con una religione per abrogare tutte le religioni e shari’ah precedenti. Come mai egli avrebbe accettato di imitare i costumi dei giudei? E’ chiaro dai fatti sopra menzionati che i giudei non avevano alcun motivo per digiunare nel giorno di Ashura di Muharram in quel periodo; e questa storia, costruita su tale premessa, non è altro che una finzione. Ovviamente è stata inventata da un narratore che sapeva soltanto che una volta Muharram coincise con l’ebraico Tishri I; ma era totalmente ignaro della religione e cultura ebraica contemporanea. Siamo costretti qui a menzionare che questa ed altre tradizioni simili vennero fabbricate dallo schieramento dei seguaci degli Ummayadi, dopo il martirio dell’Imam Husayn (as), come parte della loro campagna per trasformare il dieci di Muharram in un giorno di gioia. Queste tradizioni sono dello stesso genere di quelle che affermano che fu nel decimo giorno di Muharram che l’arca di Noé approdò sul Monte Arafat, il fuoco divenne freddo e salvò Abramo e Gesù ascese al cielo. Nella stessa categoria rientrano le tradizioni che esortano i musulmani a celebrare Ashura come una festa di gioia, e a conservare il proprio cibo in questo giorno perché ciò aumenterebbe il proprio sostentamento e porterebbe le benedizioni di Allah sulla famiglia.

Saifeddine Maaroufi Gli ebrei che vivevano a Medina da secoli, seguivano il calendario arabo usato dalla popolazione maggioritaria, e il giorno della salvezza di Mussa (pace su di lui) e il suo popolo era ricordata il decimo giorno di Muharram. Quest’anno l’inizio dell’anno lunare ebreo è quello islamico coincidevano, cosa che potrebbe accadere frequentemente, dato che entrambi seguono il calendario lunare, ed è possibile che fosse accaduto nell’anno successivo all’arrivo del Profeta (pace e benedizioni su di lui) a Medina. Il digiuno di Ashura era un obbligo, che è stato abrogato quando venne ordinato di digiunare Ramadhan, ma rimase una sunnah, confermata dal fatto che il messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) disse che se vivesse fino all’anno successivo avrebbe digiunato oltre al decimo giorno, anche il nono.

Mostafa Milani Amin Saifeddine Maaroufi, non esistono elementi sufficienti per provarlo dottrinalmente, e sopra ho spiegato le ragioni. Lascio il giudizio a chi legge e riflette.

Saifeddine Maaroufi Inoltre, se mettiamo in bilancio il dolore per il crimine orrendo che ha portato alla morte di Hussein (Alayhi Assalam) e i suoi figli e i suoi nipoti, e il fatto che loro abbiano avuto la morte più nobile per il credente cioè il martirio durante la difesa della verità, e che sono vivi presso il loro Signore, allora possiamo non prenderlo come giorno di infinita tristezza, benché il dolore non si cancellerà mai. Una via di mezzo c’è sempre. E Allah sa meglio.

Saifeddine Maaroufi È l’autenticità del hadith del profeta (pace e benedizioni su di lui) con una continua catena di trasmissione dello stesso, in cui ordina il digiuno di Ashura che fa sì che lo digiuniamo, a prescindere del motivo storico e la sua corrispondenza con il festeggiamento degli ebrei… In alcuni libri sciiti, come “Al-istibssar” di Attussì, si riporta questa sunnah e i suoi meriti … riportata anche nel libro “Assawm” del Khaui.

Mostafa Milani Amin Saifeddine Maaroufi, questo hadith non è un SAHIH. Comunque, nell’Islam si digiuna nei giorni benedetti, e non in quelli funesti come appunto il giorno in cui il nipote prediletto del Profeta (S), Signore dei Giovani del Paradiso, fu crudelmente sgozzato assieme a molti uomini della Famiglia del Messaggero di Allah (S), e le donne dell’Ahlulbayt furono fatte girare come schiave per le città della nazione islamica (Kufa, Damasco). Spero che la maggioranza musulmana possa comprendere questa semplice cosa. Purtroppo molti musulmani digiunano e fanno festa ad Ashura, mangiando dolci e mettendo vestiti di festa in questo funesto giorno, e questo non è molto in sintonia con il versetto del Corano che ci prescrive amore a mawaddah per la Famiglia del Profeta. Se si ama qualcuno non si gioisce nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua morte o del suo martirio. Non lo facciamo per i nostri genitori defunti e non dovremmo farlo a maggior ragione per la Famiglia del Profeta.

Saifeddine Maaroufi Astenersi dal mangiare e bere e dai piaceri intimi, è una sottomissione a Dio in primis… ed è un rito che limita i piaceri. Sicuramente non si può gioire della morte orrenda di colui che il profeta (pace e benedizioni su di lui) amava incondizionatamente e cresciuto sulle proprie ginocchia. Sono stato a Sayyida Zeinab in Siria, anni fa durante Ashura ed ho visto delle manifestazioni di dolore con amore e dignità. Non è una festa per i sunniti nemmeno: Andare agli estremi da ambe le parti, è sempre sbagliato.

Saifeddine Maaroufi Mostafa Milani Amin, sanaduhu muttassil (trasmesso con continuità) in certe versioni, e poi è anche mutawatir (ripreso in versioni diverse e ribadito da diversi membri del salaf), tutto ciò rinforza al-Hadith. È una sunnah meritoria, non un obbligo.

Mostafa Milani Amin Saifeddine Maaroufi, addirittura mutawatir?! No, non è mutawatir questo hadith, che può anche essere muttasil, ma non ha una catena di narrazione sicura e sahih.

Mostafa Milani Amin Poi, dovresti anche vedere le molte altre tradizioni degli Imam dell’Ahlulbayt che sconsigliano il digiuno del giorno di Ashura, quelle sì che sono sahih e mutawatir. Ne cito alcune.

كان صومه قبل شهر رمضان، فلما نزل شهر رمضان ترك (من لا يحضره الفقيه). صوم متروك بنزول شهر رمضان، والمتروك بدعة (الكافي).

In alcune tradizioni viene addirittura ricordato che essendo un digiuno abbandonato dallo stesso Profeta (S) dopo la rivelazione del precetto del digiuno del mese di ramadan, allora, in quanto tale considerarlo ancora mustahabb e digiunare con questo intento, è bid’ah. Se sei interessato posso darti tutti i riferimenti dalle fonti sciite e sunnite, e sono sicuro che dopo averle viste forse non insisterai troppo a considerare meritorio il digiuno del giorno di Ashura, o almeno ti asterrai dall’attribuire ciò agli Imam dell’Ahlubayt e ai giureconsulti sciiti jafariti. Gli ahadith sul digiuno del giorno di Ashura nelle fonti sunnite di primo grado presentano notevoli contraddizioni.

حَدَّثَنَا أَبُو مَعْمَرٍ، حَدَّثَنَا عَبْدُ الْوَارِثِ، حَدَّثَنَا أَيُّوبُ، حَدَّثَنَا عَبْدُ اللَّهِ بْنُ سَعِيدِ بْنِ جُبَيْرٍ، عَنْ أَبِيهِ، عَنِ ابْنِ عَبَّاسٍ ـ رضى الله عنهما ـ قَالَ قَدِمَ النَّبِيُّ صلى الله عليه وسلم الْمَدِينَةَ، فَرَأَى الْيَهُودَ تَصُومُ يَوْمَ عَاشُورَاءَ، فَقَالَ ‏”‏ مَا هَذَا ‏”‏‏.‏ قَالُوا هَذَا يَوْمٌ صَالِحٌ، هَذَا يَوْمٌ نَجَّى اللَّهُ بَنِي إِسْرَائِيلَ مِنْ عَدُوِّهِمْ، فَصَامَهُ مُوسَى‏.‏ قَالَ ‏”‏ فَأَنَا أَحَقُّ بِمُوسَى مِنْكُمْ ‏”‏‏.‏ فَصَامَهُ وَأَمَرَ بِصِيَامِهِ‏.‏

The Prophet (ﷺ) came to Medina and saw the Jews fasting on the day of Ashura. He asked them about that. They replied, “This is a good day, the day on which Allah rescued Bani Israel from their enemy. So, Moses fasted this day.” The Prophet (ﷺ) said, “We have more claim over Moses than you.” So, the Prophet fasted on that day and ordered (the Muslims) to fast (on that day). Fonte: http://www.sunnah.com/bukhari/30/109.

Questo hadith è in palese contraddizione con il seguente:

دَّثَنَا عَبْدُ اللَّهِ بْنُ مَسْلَمَةَ، عَنْ مَالِكٍ، عَنْ هِشَامِ بْنِ عُرْوَةَ، عَنْ أَبِيهِ، عَنْ عَائِشَةَ ـ رضى الله عنها ـ قَالَتْ كَانَ يَوْمُ عَاشُورَاءَ تَصُومُهُ قُرَيْشٌ فِي الْجَاهِلِيَّةِ، وَكَانَ رَسُولُ اللَّهِ صلى الله عليه وسلم يَصُومُهُ، فَلَمَّا قَدِمَ الْمَدِينَةَ صَامَهُ، وَأَمَرَ بِصِيَامِهِ، فَلَمَّا فُرِضَ رَمَضَانُ تَرَكَ يَوْمَ عَاشُورَاءَ، فَمَنْ شَاءَ صَامَهُ، وَمَنْ شَاءَ تَرَكَهُ‏.‏

Quraish used to fast on the day of ‘Ashura’ in the Pre-Islamic period, and Allah’s Messenger (ﷺ) too, used to fast on that day. When he came to Medina, he fasted on that day and ordered others to fast, too. Later when the fasting of the month of Ramadan was prescribed, he gave up fasting on the day of ‘Ashura’ and it became optional for one to fast on it or not. Fonte: http://www.sunnah.com/bukhari/30/107.

Il secondo hadith del Bukhari afferma palesemente che il Messaggero di Allah e i Quraish osservavano questo digiuno già dall’Era della Jahiliyyah, mentre il primo afferma palesemente che il Profeta prima dell’Egira il Profeta non conosceva nemmeno l’esistenza del Digiuno di Ashura. Questi due hadith sono in palese contraddizione fra di loro e non si possono giustificare in nessun modo. Cito ora un’altro hadith del Bukhari che mette maggiormente in risalto le chiare contraddizioni in merito a tale questione.

حَدَّثَنَا مُسَدَّدٌ، حَدَّثَنَا إِسْمَاعِيلُ، عَنْ أَيُّوبَ، عَنْ نَافِعٍ، عَنِ ابْنِ عُمَرَ ـ رضى الله عنهما ـ قَالَ صَامَ النَّبِيُّ صلى الله عليه وسلم عَاشُورَاءَ، وَأَمَرَ بِصِيَامِهِ‏.‏ فَلَمَّا فُرِضَ رَمَضَانُ تُرِكَ‏.‏ وَكَانَ عَبْدُ اللَّهِ لاَ يَصُومُهُ، إِلاَّ أَنْ يُوَافِقَ صَوْمَهُ‏.‏

The Prophet (ﷺ) observed the fast on the 10th of Muharram (‘Ashura), and ordered (Muslims) to fast on that day, but when the fasting of the month of Ramadan was prescribed, the fasting of the ‘Ashura’ was abandoned. `Abdullah did not use to fast on that day unless it coincided with his routine fasting by chance. Fonte: http://www.sunnah.com/bukhari/30/2.

Anche questo hadith è in palese contraddizione con uno dei due precedentemente citati, e la ragione è chiara, ed è il fatto che in questo, il digiuno di Ashura prima della rivelazione di quello del mese di ramadan è considerato solo facoltativo e non obbligatorio come invece diceva l’hadith precedente. Esistono poi altre palesi contraddizioni ma per brevità per ora mi fermo qui. Se qualcuno è interessato, posso continuare la mia trattazione.

Saifeddine Maaroufi Quale finalità ha tutta questa passionata argomentazione?! Impedire ai credenti di digiunare un giorno per il loro Creatore?! Oppure una finalità più subdola: quella di creare il dubbio nei sunniti, nella propio via di adorare L’Altissimo seguendo la sunnah del Suo nobile messaggero (pace e benedizioni su di lui), per adottare un’altra, quella sciita: usando parole come “Contraddizione, falso, ECC ?! Non amo questi giochetti. Il mio amore per Ahlulbayt (Alayhim Assalam) è incondizionato, e seguo i loro insegnamenti come lo riportano le scuole sunnite… ci basta amarli ed onorarli come ce lo ha chiesto il nobile profeta (pace e benedizioni su di lui) senza voler per forza denigrare l’altro che ha scelto di farlo in modalità diverse. Spero che sia chiaro. Wassalam.

Mostafa Milani Amin Io ho solo esposto fraternamente e cordialmente chiari argomenti dottrinali, ma vedo che d’improvviso il tono è cambiato. Si è cordiali e gentili, ma quando si è a corto di argomenti si preferisce accusare e calunniare, giusto? Ne prendo atto e invito tutti a prenderne atto. Non ho altro da dire. Salve.